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I Misteri di Erice testo introduttivo

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La processione dei Misteri ad Erice - M.S. Cetino - V. Domingo - M.L. Maiorana - T, Rizzo - G. Sambito - Erice 1977 ...Sin dall'anno della fondazione i Confrati della Disciplina solevano esercitare la mortificazione e la flagellazione, momento centrale dell'osservanza per il frutto spirituale. Questa consuetudine, con l'andare del tempo, fu praticata solo durante la processione di Nostra Signora Addolorata da alcuni confrati detti vattienti o battenti che i indossavano un sacco di tela aperto sulle spalle affinché ne apparisse la carne.

Costoro portavano in mano una catenina di rame o un pezzo di spago alla cui estremità era attaccato un piccolo impacco di bambagia in mezzo alla quale c'erano dei pezzetti di legno su cui venivano appuntate schegge di vetro.
Con questo strumento, detto disciplina, ora a destra ora sinistra, si battevano la nuda carne, facendone sprizzare il sangue.
Battendosi ripetevano insieme alle popolo l'invocazione: "Pietosa Madre, pietà di noi".

Alla pratica della flagellazione era accompagnata una curiosa credenza che consisteva nella riconoscere ai ceci la virtù di ridare al corpo il sangue perduto, motivo per cui i vattienti al termine della processione si riunivano in qualche pubblico esercizio o a casa e consumavano una abbondante minestra di ceci bolliti...