La seconda parte della festa si
celebra sempre il 13 giugno di ogni anno. Un primo gruppetto di alcuni
giovani di Isola alla presenza di una persona anziana, al mattino
presto, ha tagliato sempre nel bosco, sotto le balze e non molto sopra
il paese un nuovo tronco. Esso si chiama “Cima o Palo” ed è della stessa
essenza degli altri due, ma di dimensioni minime (tre metri circa);
alcuni nel frattempo cercano una piantina di bosso le cui fronde
serviranno per abbellire la stessa Cima e la Corona: un secondo
gruppetto invece sta destreggiandosi intorno ai due tronchi per studiare
il punto preciso dove realizzare l’incastro per poi unirli.
Una volta eseguita con la tecnica
descritta nel disegno i due innesti, gli adulti ponendosi a cavalcioni
del tronco con l’ascia lo sbozzano e con il “cortellaccio” lo raschiano
sino ad ottenere una superficie molto liscia. A circa due metri sotto la
punta terminale di tutto il complesso ligneo, ormai unito in un solo
tronco, viene sistemata la corona (come da disegno).
La corona e la cima vengono rivestite
con le “rame del verde” (il bosso). Ora il tutto sembra ormai un unico
grande tronco che misura circa venti metri e oltre ed è pronto per
essere innalzato
Alle ore dieci circa inizia la fase
vera e propria “dell’inalberazione del Maggio” nella buca
precedentement6e preparata, un suono di campane annuncia questa ultima
operazione. Un sistema misto di scale e corde, agganciate al tronco e
passate in robusti occhielli attaccati ai muri delle case circostanti,
permette il sollevamento di questo enorme peso…
…piano piano la sua base scende nella
buca predisposta ad ospitarlo. Questa viene poi riempita di terra e
ciottoli che vengono pressati fortemente con pali e mazza. Il tronco
viene controllato nella sua posizione di verticalità con l’angolo della
chiesa: nel cuore di tutti c’è gioia, orgoglio e soddisfazione nel veder
svettare verso il cielo la mole maestosa del Maggio. Si provvede alla
rimozione dei canapi serviti per inalberarlo.
Trasporto del
Maggio
Alzata del
Maggio
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